Esogestazione: 9 mesi e 3 fasi nel post parto.
Forse non conosci ancora il termine esogestazione, con il quale indichiamo i 9 mesi del post parto che possiamo immaginare divisi in 3 fasi. O forse si?!
Bhe, poco importa, perchè quello che vogliamo raccontarti potrebbe davvero interessarti!
E se non lo hai ancora letto, qui trovi il link dell’articolo dove ti spieghiamo come si possono “vivere” i 3 trimestri nell’endogestazione.
E’ importante non sottovalutare quanto sia presente un parallelismo simbiotico, simbolico ed energetico tra i due momenti della gestazione. C’è una differenza, però, che adesso il bambino è presente tra la braccia materne. E’ a tutti gli effetti una personcina appena a sbarcata sul pianeta Terra, da conoscere, da accudire, che cresce e cambia insieme alla mamma.
Abbiamo piacere di condividere con voi come vediamo noi l’esogestazione, le 3 fasi nei 9 mesi post parto.
Esogestazione e Adattamento - la Fase dei primi 3 mesi del post parto

Nei primi 3 mesi post parto il corpo materno è reduce da un momento tanto unico quanto impegnativo nella vita di una donna. È un corpo che ha portato dentro di sé il peso di una nuova vita, che ha superato il parto, e che ne è uscito sicuramente più forte. Ma anche diverso da come era prima.
Può essere un corpo segnato fisicamente da episiotomia e cesareo, o segnato emotivamente e mentalmente, dalla stanchezza, dal cambiamento.
Gli stati d’animo del post parto sono intrinsecamente connessi con la gestione delle necessità del bambino. Si ricerca e ci si adatta a un nuovo equilibrio.
La felicità di stringere il proprio bambino tra le braccia si unisce alle preoccupazioni. Alle insicurezze, alla stanchezza e alle difficoltà del momento.
Si alternano momenti di estrema gioia a momenti di profonda solitudine, in questa continua ambivalenza tra il voler quasi essere un tutt’uno col proprio bambino e il voler ritrovare una propria indipendenza.
Anche l’allattamento è un adattamento, uno sperimentare, un equilibrio da trovare.
Esogestazione e Espasione – Il secondo trimestre del bimbo – Fase 2
Il secondo trimestre è quello dell’espansione e anche dell’equilibrio! Finalmente la mamma e il bambino riescono a capirsi al primo sguardo (o quasi !). Si instaura nuovamente la simbiosi, il legame si approfondisce, la relazione diventa più intima e gratificante.
La donna è totalmente al centro dell’esperienza, vive un senso di pienezza, il bimbo cresce grazie al suo nutrimento. Il corpo della donna inizia a tornare com’era prima. L’utero ha ormai ripreso le sue dimensioni normali, la muscolatura ha ripreso tono e anche gli sbalzi ormonali ed emotivi diminuiscono.
Questo è il periodo in cui, generalmente, l’allattamento si stabilizza, perché le madri o i figli hanno preso un proprio ritmo e le donne hanno imparato a capire i segnali dei piccoli.
Purtroppo, già in questo trimestre, alcune donne sono costrette a rientrare al lavoro, anticipando così la fisiologica tendenza alla separazione caratteristica del terzo trimestre e deprivando così mamma e figlio del momento più sereno e fruibile per l’espansione della relazione in direzione della pienezza.

Esogestazione e Espasione – Il secondo trimestre del bimbo – Fase 2

Il terzo trimestre è quello della separazione, la mamma e il bambino iniziano a vivere una fase di stacco reciproco.
Il corpo della donna è tornato a essere proprio come era prima del parto, e anche i momenti da dedicare a se stessa diventano più presenti, complice la maggiore autonomia del bambino.
Il piccolo di casa inizia lo svezzamento e diventa meno dipendente dalla mamma anche per quanto riguarda i bisogni primari.
Inizia a esplorare il mondo intorno a sé, a gattonare, a muoversi e giocare in maniera autonoma. Può capitare che questa nuova fase del rapporto tra mamme e bambino provochi sentimenti contrastanti in entrambi.
Dall’altro il desiderio di una ritrovata indipendenza, dall’altro la malinconia del rapporto simbiotico.
Anche quest’ultimo trimestre è un percorso intenso e porterà alla nascita di un nuovo essere sociale, o meglio di due.
Un bimbo indipendente, capace di relazionarsi e aprirsi agli altri con fiducia nelle sfide quotidiane (perché ha avuto una base di accudimento sicura nella figura genitoriale) e la sua stessa mamma, che ritornerà alla vita “normale” sicuramente diverse da prima, grazie all’esperienza vissuta in questi mesi.
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