Endogestazione. I 3 periodi della gravidanza
ENDOGESTAZIONE Conosci i 3 periodi che caratterizzano il cammino di una mamma in gravidanza?
Al giorno d’oggi si sente spesso parlare , specialmente nel campo materno infantile, di endogestazione ed esogestazione.
Questi termini fanno riferimento ai periodi di crescita e sviluppo prima all’interno dell’utero materno e in seguito al di fuori di esso .
In questo articolo parleremo in particolare modo del periodo Prenatale, al cammino della futura mamma e allo sviluppo del feto: L’ENDOGESTAZIONE.
Dunque, la mamma ed il proprio bimbo, come anticipato, andranno ad affrontare tre fasi, tre momenti che possiamo riassumere così: adattamento, apertura ed infine separazione.
Cosa sono i 3 periodi dell’endogestazione (la gravidanza)?
Ora è spiegato, in maniera semplice ed immaginabile, come è possibile associare queste fasi ai 3 TRIMESTRI
CORSO YOGA PER MAMME IN GRAVIDANZA I TRE TRIMESTRI
Il primo trimestre della gravidanza è caratterizzato dalla novità, dalla sorpresa, dal cambiamento fisico ed emotivo. Oscillando tra ciò che era e ciò che sarà, la donna vive un momento di sensazioni contrastanti.
L’esperienza della maternità è talmente intensa che necessita un certo tempo per essere riconosciuta ed accettata.
Ne conseguono una serie di riflessioni legate a dubbi, gioie, perplessità, sogni, emozioni.
Anche se il cambiamento corporeo, nel primo trimestre della gravidanza, non è ancora particolarmente visibile, si manifestano dei segnali nella donna: una grande stanchezza, la necessità di riposo e tranquillità, a volte un’intensa nausea.
Il secondo trimestre è quello dell’apertura e dell’espansione. La difficoltà dei primi mesi è superata, la pancia inizia a vedersi più e il bambino a farsi sentire. Anche il padre, seguendo i movimenti del piccolo, può sentirsi più partecipe e realizzare a sua volta il cambiamento che ci sarà.
È anche un periodo di maggior apertura all’ascolto di sé e del bambino, l’ambivalenza lascia spesso spazio alla simbiosi tra madre e figlio. Questo è un periodo importantissimo: se la donna crea un intenso legame con il suo bambino in utero, sarà in grado di partorirlo con più facilità, affrontando la separazione del parto.
Il terzo trimestre è invece quello della separazione: il bambino è ormai cresciuto e occupa molto spazio, si punta, si fa sentire; si posizionerà a testa in giù, preparandosi così alla nascita. Le donne avvertono che lo spazio del bambino si è ristretto, capiscono come è posizionato il piccolo e a volte evidenziano i suoi movimenti come particolarmente intensi e fastidiosi.
La pancia inizia ad essere sempre più ingombrante e il peso affatica le donne. Si percepisce come sempre più vicina la separazione, che però genera un po’ di timori.
Questo è un periodo di preparazione per la separazione stessa: il pensiero e la percezione della donna servono come elaborazione alla progressiva separazione fisica, la quale permetterà al bambino di venire al mondo come una persona a sé stante.
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